Biografia
Cristian Mazzon – Krisma è nato a Venezia. Dopo aver fatto un percorso scolastico tecnico inizia ad appassionarsi allo studio del colore, in particolare il colore ad olio ed alle sue infinite applicazioni, sfumature e cromatismi. I primi risultati che vede sulla semplice tela di cotone lo portano ad approfondire ancor di più l’uso di questa duttile tecnica prendendo spunto dai metodi più antichi usati dai pittori del XVI e XVII secolo. Studia i vari elementi che compongono la base per una perfetta riuscita di stesura e inizia a comporre i soggetti che meglio si identificano con la sua natura. Sceglie in ogni disegno di mettere in diretta comunicazione elementi visivi che possano trasmettere una realtà necessaria e primigenia… una “Phisis” concettuale che rappresenta un modo per comunicare ciò che può essere trasposto e raffigurato, abbinando nell’espressione dei suoi quadri il proprio percorso di crescita interiore con gli elementi che ci circondano. Preferisce scegliere tra le tante, la tecnica dell’olio su tela perché essa infonde la giusta setosità e luce che le sue composizioni richiedono, inoltre riesce ad avvicinarsi alle trasparenze naturali di luce e colore che si possono cogliere in natura. Per questo motivo i soggetti scelti sono raffigurati e rappresentati in un contesto globale armonico di visione del mondo di cui essi fanno parte come “divenire” dello stesso.
KRISMA: la religione della forma
Per comprendere l’iperbole artistica di Krisma dobbiamo necessariamente riferirci alla simbologia universale che rappresenta l’uomo terreno e cosmico nella triplice natura di spirito, anima e corpo. Una simbologia espressa in misura eloquente attraverso la tradizione mistica orientale che oggi trova ampio spazio di confronto anche nella cultura europea, grazie ad una massiva divulgazione filosofico-letteraria. Il mondo di Krisma presenta una ricchezza inesauribile di colori e trasparenze che restituiscono il senso sacrale di una vita totalmente interiore, svincolata dai canoni convenzionali della realtà manifesta. Ricercate tonalità cromatiche costituiscono la cornice ideale per lo studio e la rappresentazione di geometrie arcane dove trionfano sfere e forme perfette, corpi in armonia e fiori della vita misteriosa che crescono sotto cieli assoluti dipinti di fantastico. Il fiore, in particolare, come un universo in miniatura, presenta canoni, esatte proporzioni e simmetrie di una Natura maestra pervasa da quell’afflato divino percepibile con le infinite ragioni del cuore, autentico veicolo di una sapienza del sentire. Krisma è anche pittore di atmosfere altamente suggestive che dedica alla sua città di origine, Venezia. Le vedute delle caratteristiche architetture silenziose, di ponti e canali, sono rese con un’invenzione coloristica che inverte la normale percezione dello sguardo, egli idealizza l’oggettività del convenzionale, trasformando il banale in sublime per effetto del suo particolarissimo stile esecutivo. Nelle visioni lagunari nulla è scontato. Tutto è imprevedibile, inatteso. Ma, in generale, tutti i dipinti di questo artista sono legati da un filo conduttore, da un motivo unico che unisce sensibilità ed attenta percezione, cuore e mente, e che rivelano quel Logos inteso come ragione universale. Per Krisma l’impegno dell’arte non è solamente esperienza estetica ma soprattutto sentiero che conduce alla rivelazione di quella coscienza pura custodita al centro del nostro cuore.
Giancarlo Bonomo